Si è tenuta oggi, al Tribunale ordinario di Bologna, sezione penale Collegiale I, la prima udienza relativa al procedimento a carico del titolare e di alcuni collaboratori della Casa Famiglia “Nino Aurelia”, sita in Valsamoggia, per le violenze ed i maltrattamenti perpetrati nei confronti di ospiti della suddetta struttura.
I sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil, assisiti dai rispettivi legali avv. Andrea Ronchi, avv. Livio Mercatante e avv. Francesco Moschella, avv. Luigi Sciacovelli, sono stati ammessi come parte civile nel suddetto procedimento penale in corso. Si consolida quindi la prassi che vede i sindacati dei pensionati , come per i casi della Casa Famiglia “Il Fiore” di San Lazzaro e “Il Fornello” di San Benedetto Val di Sambro, essere riconosciuti come soggetti garanti della tutela della salute degli anziani e della loro assistenza, anche nel momento in cui sono ricoverati in strutture residenziali pubbliche e private.
“Anche in questo caso di violenze –dichiarano i segretari generali Antonella Raspadori Spi, Gina Risi Fnp e Marcello Gasperoni Uilp – abbiamo deciso di procedere con un atto giuridico pubblico – perché non è possibile accettare violenze e maltrattamenti su soggetti fragili ed incapaci di difendersi. Attraverso la costituzione come parte civile, oltre ad esercitare una tutela nei confronti di soggetti deboli, sarà possibile avere un’attiva presenza nel corso del procedimento con la concreta possibilità di conoscere tutti gli aspetti lesivi nei confronti delle persone assistite che diversamente non sarebbero stati portati a conoscenza dell’opinione pubblica. Continueremo a mantenere alta la nostra soglia di attenzione sul territorio verso queste strutture e verso zone grigie eventualmente presenti sul nostro territorio”.