Noi per le scelte giuste: intervista a Maurizio Landini su LaSpinta

Care lettrici e cari lettori, nell’editoriale di questo mese, abbiamo il piacere di ospitare un’intervista al Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini. Stiamo vivendo una fase particolarmente difficile, non solo per le mancate risposte alle fondamentali esigenze di lavoratori e pensionati, che ancora una volta subiscono il peggioramento delle loro condizioni di vita, ma anche per le scelte scellerate che ha fatto questo Governo relativamente agli assetti istituzionali (autonomia differenziata e premierato) che rischiano di impedire qualsiasi processo di crescita e di sviluppo, condannando i cittadini, ovunque risiedano, alle discriminazioni e all’isolamento.

Caro Segretario, si sta consolidando la discussione in Parlamento sulla legge di bilancio 2025. Ancora una volta, le fondamentali richieste della CGIL sono state ignorate: il Governo taglia, in modo pesante, le spese per lo stato sociale, e non vengono previste misure che consentano a chi lavora e a chi è in pensione di aumentare il proprio potere d’acquisto. Insomma, la forbice delle discriminazioni si allarga ulteriormente. Come si sta preparando la CGIL ad affrontare questa battaglia per rivendicare equità e giustizia sociale nel nostro Paese?

Maurizio Landini: La CGIL è pronta a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per sostenere le sue rivendicazioni in vista della legge di bilancio che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. Le scelte, infatti, che il governo si appresta a compiere vanno nella direzione sbagliata, producono un aumento dei divari e delle disuguaglianze, non danno risposte alle tante emergenze sociali ed economiche presenti nel Paese. Inoltre, la narrazione quotidiana del governo sulla crescita dell’economia e dell’occupazione è smentita dalla dura realtà. I dati di Eurostat, infatti, certificano che l’economia italiana è in affanno, il reddito disponibile delle famiglie è calato, i salari ristagnano, si diffondono precarietà e insicurezza del lavoro con i part-time involontari, i contratti a termine, la lunga catena degli appalti e dei subappalti. Bisognerebbe smetterla con la retorica e i proclami di autocompiacimento e compiere scelte in grado di prospettare un futuro diverso per il Paese.

Niente di tutto ciò. Non trova alcuna risposta l’emergenza salariale; continua il definanziamento della sanità e della scuola pubblica; le risorse stanziate per il rinnovo del contratto del lavoro pubblico sono del tutto insufficienti; non si stanzia nulla per attuare le leggi sulla non autosufficienza e la disabilità; si torna a fare cassa sulle pensioni limitandone la perequazione e cancellando, di fatto, opzione donna e “ape sociale”, che erano già insufficienti; non si interviene per evitare la terribile strage sul lavoro a cui assistiamo quotidianamente; si conferma l’assenza di qualsiasi politica industriale in grado di risolvere le tante crisi aziendali aperte e di affrontare le sfide epocali della transizione digitale e della riconversione ecologica garantendo sviluppo, lavoro di qualità, innovazione; anziché alleviare il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati si riduce ulteriormente la progressività e, con il concordato preventivo, si incentiva l’evasione fiscale. Sono tutte scelte che comprimono lo sviluppo, la domanda interna, gli investimenti.

Noi invece riteniamo che una diversa politica economica – fondata sulla leva redistributiva del fisco e sugli investimenti – sia non solo possibile ma necessaria. Bisogna prendere le risorse dove sono: extraprofitti in tutti i settori, lotta all’evasione fiscale, allargamento della base imponibile IRPEF, grandi patrimoni, rendite finanziarie e immobiliari, redditi elevati. Qui vanno prese risorse per finanziare nuove politiche di sviluppo, welfare pubblico e universalistico, lavoro, formazione permanente. Non ci battiamo solo contro le scelte del governo ma anche per affermare un diverso modello sociale e di sviluppo che rimetta al centro la libertà e la realizzazione delle persone che lavorano.

Abbiamo raccolto quattro milioni di firme a sostegno dei nostri quattro quesiti referendari contro la precarietà, per la dignità e la sicurezza del lavoro.

Un risultato straordinario. Insieme a un amplissimo arco di organizzazioni politiche, sociali, associative e della società civile siamo impegnati, con un grande riscontro tra le persone, nella raccolta di firme per il referendum contro l’autonomia differenziata. Dovremo portare al voto 25 milioni di persone per chiedere cinque SI per difendere la Costituzione, rivendicarne l’attuazione, cambiare il modello sociale e di sviluppo. E questo dipenderà da ciò che faremo nei prossimi mesi per tutelare il potere di acquisto di salari e pensioni, dalle mobilitazioni sulla legge di bilancio, dalla battaglia per la sanità e la scuola pubblica.

Intervistatore: Per costruire questo percorso dobbiamo parlare con le persone, stare nei luoghi di lavoro e nel territorio, avere il coraggio delle nostre azioni e della nostra forza, dare voce e speranza a tutte e tutti coloro che si battono per un futuro diverso. La scelta di costruire, insieme a tanti soggetti e associazioni della società civile, la Via Maestra si è rivelata strategicamente importante, soprattutto per dare supporto e sostegno ai principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. Tante sono state le parole d’ordine condivise, dal cessate il fuoco subito, alla difesa della Costituzione: è possibile creare le condizioni perché, anche sulle scelte di politica economica e sociale, si organizzi e si rafforzi un fronte largo e coeso che contesti le scelte inique e discriminatorie del Governo?

Maurizio Landini: Dobbiamo avere la consapevolezza che non siamo in una fase di normale amministrazione. Siamo di fronte ad un governo che ha una maggioranza in Parlamento ma, se si guarda attentamente ai numeri, le forze politiche che la compongono non sono la maggioranza del Paese. Eppure, anziché governare, pretendono di comandare. Utilizzano le risorse disponibili non per lo sviluppo del Paese né per contrastare le disuguaglianze crescenti, ma per perseguire una politica economica rivolta solo ad ottenere il consenso delle categorie che lo sostengono. Rifiutano un confronto vero con il sindacato negandone la natura confederale. Anziché attuarla, vogliono stravolgere la Costituzione.

Con il premierato, infatti, si mortifica la partecipazione democratica e si minano le basi della nostra democrazia parlamentare nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro.

Con l’autonomia differenziata si mettono in discussione i diritti costituzionali alla salute e all’istruzione, i contratti collettivi nazionali, le politiche industriali e di sviluppo su tutto il territorio nazionale.

Tutto questo va impedito e c’è bisogno di imprimere una svolta negli indirizzi politici e sociali del Paese. Ci sono scelte impegnative da compiere subito: aumentare i salari attraverso i rinnovi dei contratti nazionali pubblici e privati e tutelare pienamente il potere d’acquisto delle pensioni, riconoscere, anche attraverso il sostegno legislativo, il valore generale dei contratti, la misurazione della rappresentanza, un salario minimo orario sotto il quale nessun contratto può scendere; contrastare la precarietà e le storture del sistema degli appalti dopo la reintroduzione degli appalti a cascata; diritto allo studio e alla formazione permanente; impegni concreti sulla salute e sicurezza dei posti di lavoro; welfare pubblico e universalistico; politiche industriali che garantiscano lavoro di qualità, innovazione, sostenibilità ambientale e sociale.

È su questi grandi temi che devono misurarsi le stesse forze politiche democratiche e progressiste se vogliono davvero superare la frattura sociale che si è consumata nel corso degli anni e ricostruire quella rappresentanza e partecipazione senza la quale svilisce la stessa democrazia. Sono le scelte necessarie per affermare un’idea alternativa di società e di Paese fondata sui principi e sui valori della nostra Costituzione.


sportello ascolto bologna

Nuovo sportello di ascolto per cittadini al Centro Polifunzionale "Il Pallone"

A partire dal 25 settembre alle ore 16:30, presso il Centro Polifunzionale “Il Pallone” di Bologna, verrà inaugurato un nuovo sportello di ascolto e consulenza dedicato ai cittadini. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di rappresentanti del SPI CGIL, è parte di un progetto più ampio volto a offrire supporto pratico e assistenza agli anziani, caregiver e persone fragili.

Ogni mercoledì dalle 16:00 alle 18:00, sarà possibile recarsi allo sportello per ricevere informazioni e supporto su tematiche legate all’uso del cellulare, del computer e per assistenza nella richiesta di servizi online, tra cui il rilascio dello SPID. Il servizio è rivolto a chi ha difficoltà nell’utilizzo di dispositivi elettronici o nella gestione di pratiche digitali come l’invio di dichiarazioni precompilate.

In parallelo, sarà attivo uno sportello di supporto e ascolto per persone anziane, non autosufficienti e per i loro caregiver, che potranno ricevere un ascolto attento e un aiuto personalizzato.

Durante le ore di apertura, nel bar adiacente del centro sarà possibile partecipare a giochi di carte, creando così un momento di socializzazione tra i partecipanti.

Per ulteriori informazioni o per prenotare un appuntamento, puoi scrivere a pallone@aicsbologna.it.

Non mancare! Ti aspettiamo per offrirti tutto il supporto di cui hai bisogno in un ambiente accogliente e professionale.


Pastasciutta antifascista a Bologna - Tutte le iniziative dello SPI

Pastasciutta antifascista! Tutte le iniziative dello SPI sul territorio di Bologna

Come ogni anno ci prepariamo a celebrare la tradizione della Pastasciutta Antifascista con una serie di eventi che uniscono storia, cultura e impegno sociale. Ecco una panoramica delle iniziative che si terranno in diverse località del nostro territorio.

San Giovanni in Persiceto

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: San Giovanni in Persiceto, Via Guardia Nazionale (a fianco della Casa del Popolo)
Data e Ora: 25 luglio 2024, dalle 19:30
Ospiti: Concerto live di Germano Bonaveri alle 21:30

Zola Predosa

Nome iniziativa: La Pastasciutta Antifascista nel ricordo di papà Cervi e della sua famiglia
Luogo: Riale di Zola Predosa, Centro Socio-Culturale Giovanni Falcone
Data e Ora: 25 luglio 2024, ore 20:00

Sasso Marconi

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Borgo di Colle Ameno, Sasso Marconi (BO)
Data e Ora:

  • 24 luglio 2024, ore 21:00: proiezione documentario
  • 25 luglio 2024, dalle 18:30 alle 21:00: incontri e concerti

Granarolo dell’Emilia

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Granarolo dell’Emilia, gran tendone dietro al Municipio, ingresso da Via Irma Bandiera
Data e Ora: 25 luglio 2024, dalle 19:30 alle 22:30

Castel Maggiore

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Parco delle Staffette Partigiane, Via Lirone, 30 – Castel Maggiore, Bologna
Data e Ora: 25 luglio 2024, ore 19:00 inizio cena, ore 19:45 pastasciutta, ore 20:00 serata con musiche a tema Ospiti: Stefano Merzi (Scuola di Pace di Monte Sole)

San Giorgio di Piano

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Centro Sociale Falcone e Borsellino, San Giorgio di Piano, via Fosse Ardeatine, 5
Data e Ora: 25 luglio 2024, dalle ore 19:00
Eventuali ospiti: Concerto Pneumatica Emiliano Romagnola dalle ore 21:00

San Pietro in Casale

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Parco, Centro Sportivo E. Faccioli, San Pietro in Casale
Data e Ora: 25 luglio 2024
Eventuali ospiti: Enrico Baldazzi, Anna Cocchi, Antonella Raspadori, Alessandro Poluzzi, Volontari ONG, Concerto di “Montecarlo Night”

Alto Reno Terme

Nome iniziativa: 1ª Pastasciutta Antifascista in Alto Reno Terme
Luogo: Centro Ricreativo Culturale “Alta Valle del Reno”, via Don Minzoni 31, Porretta Terme
Data e Ora: 25 luglio, ore 19:00
Eventuali ospiti: Giuseppe Nanni, Emily Marion Clancy, Michele Bulgarelli, Igor Taruffi, Cesare Melloni, Valentina Bertelli

Budrio

Nome iniziativa: La Pastasciutta Antifascista per la Pace a Budrio
Luogo: Centro Sociale e Culturale “La Magnolia” – APS, Via Bianchi, 31, 40054 Budrio
Data e Ora: 25 luglio 2024, dalle 19:30

Bologna (Quartiere Borgo Panigale-Reno)

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Piazzale sede di Quartiere via Marco Emilio Lepido 25/2
Data e Ora: 25 luglio 2024, dalle 19:30
Ospiti:

  • Ore 20:00: Intrattenimento musicale
  • Ore 20:30: Discussione su “Costituzione e Autonomia Differenziata” con Virginio Merola, Elena Gaggioli, Raffaele Atti, Claudio Maderloni, Sergio Maiani
  • Moderatore: Alessandro Barbieri

Bologna (Casa di Quartiere G. Costa)

Nome iniziativa: Pastasciutta Antifascista
Luogo: Casa di Quartiere G. Costa, Via Azzo Gardino 48
Data e Ora: 25 luglio 2024, ore 18:00
Ospiti: Fausto Nadalini, Lorenzo Cipriani

Questi eventi non sono solo un’occasione per gustare un buon piatto di pasta, ma rappresentano un momento di riflessione sulla storia e sui valori antifascisti, unendo comunità diverse sotto un’unica bandiera di libertà e giustizia.


manifesta, festa di bologna

Manifesta! La Festa della CGIL di Bologna torna dal 4 al 6 luglio

La mappa

Scarica il programma della Festa!

ManiFesta 2024, un evento attesissimo, torna a Bologna con tre giorni intensi di dibattiti, cinema, spettacoli, bar e cucina. Dal 4 al 6 luglio, tra la Cineteca di Bologna e piazzetta Anna Magnani, partecipa a una serie di eventi imperdibili. Scarica il programma integrale della Festa su www.cgilbo.it. Ti aspettiamo!

Programma Completo

Giovedì 4 Luglio 2024

Ore 9.00
Inaugurazione ManiFesta Edizione 2024
Cinema Lumière | Piazzetta Pasolini
Intervengono:

  • Susi Bagni | Segretaria Organizzativa CGIL Bologna
  • Gianluca Farinelli | Direttore Cineteca di Bologna
  • Erika Capasso | Fondazione Innovazione Urbana

Ore 9.30
Il sindacato e i movimenti sociali
Intervengono:

  • Luca Baldissara | Università di Bologna
  • Eloisa Betti | Università di Padova
  • Elena Davigo | Ricercatrice
  • Amoreno Martellini | Università di Urbino
  • Tommaso Cerusici | Archivio storico FIOM Nazionale
  • Maurizio Landini | Segretario Generale CGIL Nazionale

Ore 14.30
Città del lavoro o città della rendita?
Presentazione dei risultati dell’inchiesta sociale realizzata nel territorio metropolitano di Bologna
Coordina e introduce:

  • Mirto Bassoli | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Gianluca De Angelis | IRES Emilia-Romagna
  • Francesca Gabbriellini | Università di Bologna
  • Bernardo Marasco | Segretario Generale CGIL Firenze
  • Ilaria Avoni | Presidentessa Piazza Grande
  • Sarah Gainsforth | Giornalista
  • Matteo Lepore | Sindaco di Bologna

Ore 17.30
Il ritorno della Bestia
Presentazione Libro – Cinema Lumière | Sala Scorsese
Introduce e coordina:

  • Giulia Gentile | Ufficio stampa CGIL Bologna
    Dialogo tra:
  • Paolo Berizzi | Autore
  • Matilde Madrid | Capo di Gabinetto Comune di Bologna
  • Michele Bulgarelli | Segretario Generale CGIL Bologna

Ore 19.00
La via Maestra: Pace e Costituzione
Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
Coordina e introduce:

  • Marco Pasquini | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Massimo Bussandri | Segretario Generale CGIL Emilia-Romagna
  • Raffaella Bolini | Vicepresidente ARCI Nazionale
  • Daniele Ara | Assessore all’educazione alla Pace – Comune di Bologna
  • Betty Leone | Vicepresidente ANPI Nazionale
  • Chiara Stellato | UDU Bologna
  • Christian Ferrari | Segreteria Nazionale CGIL

Ore 20.30
Green Border
Proiezione – Cinema Lumière | Sala Mastroianni
Regia di Agnieszka Holland, 152 min.
Presentano:

  • Anna Maria Margutti | Responsabile politiche immigrazione CGIL Bologna
  • Vanessa Guidi | Mediterranea Bologna
  • Paolo Pellicano | Cineteca di Bologna

Ore 20.45
Filiera giusta: il cibo è un atto politico
Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
Saluti di:

  • Mario Cifiello | Presidente COOP Alleanza 3.0
  • Fabio Forti | Vicepresidente Cooperativa Cartai Modenese
  • Enrico Govoni | Mastro Birraio – Resp. Produzione Vecchia Orsa

Ore 21.00
LOAD
Concerto – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale

Ore 22.00
DIVINAE MIRANDA
Concerto – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale

Venerdì 5 Luglio 2024

Ore 9.00
Cinema Lumière | Piazzetta Pasolini
“Il Costo del lavoro“ – Visita guidata alla mostra fotografica
Con:

  • Luciano Nadalini | Fotografo e curatore della mostra

Ore 9.30
Cinema Lumière | Sala Mastroianni
“Da ragazzo volevo guarire i ciliegi…“
Comparazione tra modelli territoriali per la difesa del Servizio Sanitario Nazionale
Coordina e introduce:

  • Gianni Monte | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Ilaria Camplone | Dir. Distretto Socio-Sanitario Città di Bologna
  • Luca Rizzo Nervo | Assessore al Welfare Comune di Bologna
  • Gavino Maciocco | Docente di igiene e sanità pubblica – Università di Firenze
  • Daniela Barbaresi | Segreteria Nazionale CGIL

Ore 14.30
Cinema Lumière | Sala Mastroianni
Lavoro sicuro!
Confronto tra le esperienze degli RLS nel territorio di Bologna
Coordina e introduce:

  • Susanna Sandri | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Paride Amanti | Segreteria CGIL Emilia-Romagna
  • Prof. Avv. Franco Focareta | Università di Bologna
  • Laura Cavicchi | Direttrice Patronato INCA CGIL Bologna

Ore 16.00
Cinema Lumière | Sala Scorsese
Democrazia sotto attacco
Sindacati antifascisti e giustizia sociale
Saluti:

  • Michele Bulgarelli | Segreterio Generale CGIL Bologna
  • Fiorella Prodi | Presidente NEXUS ER
    Coordina:
  • Vania Vorcelli | Giornalista Agenzia DIRE Bologna
    Intervengono:
  • Omar Faruk Osman | Segretario Generale FESTU – Somalia
  • Osman Işçi | Responsabile Esteri KESK- Turchia
  • Salvatore Marra | Coordinatore Area Politiche Europee ed Internazionali CGIL
  • Mikyung Ryu | Responsabile Internazionale KCTU – Corea del Sud

Ore 19.00
Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
Diritti per tutt@!
Coordina e introduce:

  • Cristina Pattarozzi | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Camilla Ranauro | Presidente Cassero LGBTQIA+ Center
  • Katia Graziosi | Presidente UDI Bologna
  • Emily Clancy | Vicesindaca di Bologna
  • Lara Ghiglione | Segreteria CGIL Nazionale

Ore 20.30
Don’t Look Up!
Proiezione – Cinema Lumière | Sala Mastroianni
Presentano:

  • Lorenzo Tecleme | Giornalista e attivista
  • Federico Grazzini | Climatologo
  • Simona Fabiani | CGIL Nazionale

Ore 20.30
MULINI A VENTO
Concerto – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale

Ore 21.30
Concerto – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
VIRTUAL STATE

Sabato 6 Luglio 2024

Ore 9.30
Presentazione Libri – Cinema Lumière | Sala Scorsese
“Le stragi sono tutte un mistero“ e “Segreti e lacune“
Dialogo tra:

  • Benedetta Tobagi | Autrice
  • Paolo Bolognesi | Presidente Associazione tra le vittime della strage di Bologna del 2 Agosto 1980
  • Daria Marrucci | Sezione ANPI CGIL Bologna “E. Cevenini”
  • Serena Fulco | Sezione ANPI CGIL Bologna “E. Cevenini”

Ore 19.00
Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
Buone pratiche: una contrattazione inclusiva per la riunificazione del lavoro e l’estensione dei diritti.
Coordina e introduce:

  • Giulia Santoro | Segreteria CGIL Bologna
    Intervengono:
  • Delegate e delegati delle categorie della CGIL di Bologna
  • Sergio Lo Giudice | Capo di Gabinetto Città Metropolitana e delegato al lavoro
  • Francesca Re David | Segreteria Nazionale CGIL
  • Luca Zoboli | Presidente dell’Assemblea Generale CGIL Bologna

Ore 20.30
Proiezione – Cinema Lumière | Sala Mastroianni
PRIDE!
Regia di Matthew Warchus, 119 min.

Ore 20.30
Concerto – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
SENZA SOGLIA

Ore 21.30
Dj Set – Piazzetta Anna Magnani | Palco Centrale
SOR BRACIOLA @ITR

Fuori Programma

Crisi democratica e nuove forme di partecipazione
Ore 18.00
Centro Sociale Giorgio Costa | Via Azzo Gardino, 48
I Referendum Sociali
Festa de “Il Manifesto in rete”
Mercoledì 3 Luglio 2024
Ne discutono:

  • Michele Bulgarelli | Segretario Generale CDLM-CGIL Bologna
  • Nadia Urbinati | Columbia University di New York
    Modera:
  • Loris Campetti | Giornalista

Scarica il Programma

Per non perderti nessun evento, scarica il programma completo della Festa su www.cgilbo.it. Ti aspettiamo a ManiFesta 2024 per celebrare insieme cultura, impegno sociale e divertimento.

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Manifesto dei Sindacati Europei per le Elezioni del Parlamento Europeo 2024

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REALIZZARE UN GIUSTO ACCORDO PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI
MANIFESTO PER LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 2024

La Confederazione Europea dei Sindacati (CES) rappresenta oltre 45 milioni di lavoratrici e lavoratori, con 93 organizzazioni sindacali nazionali e 10 federazioni sindacali europee. Le elezioni del Parlamento europeo del 2024 saranno le più importanti degli ultimi anni. Decideranno se l’Europa rimarrà sulla strada del progresso e della solidarietà come fatto in risposta alla crisi di Covid-19, sostenendo le lavoratrici e i lavoratori e le loro comunità in tutto il continente, o se tornerà alle politiche di austerità, attaccando le lavoratrici e i lavoratori.

La CES e le sue organizzazioni affiliate ribadiscono il valore dell’autonomia sindacale. Questo Manifesto è un invito a sottoscrivere gli impegni elencati di seguito in quanto visione per l’Europa per i prossimi cinque anni.

La visione sostenuta da questo manifesto è quella di un’Europa come comunità di persone e nazioni in cui ognuno è libero di vivere in pace e lavorare senza temere povertà, insicurezza, mancanza di rispetto, discriminazione, violenza, guerra o oppressione: un’Europa che sia un luogo ideale in cui vivere, lavorare, crescere i propri figli, prendersi cura dei propri cari, andare in pensione e invecchiare. Un’Europa che realizzi concretamente il Pilastro europeo dei diritti sociali. Un’Europa che protegga i diritti umani fondamentali, compresi i diritti riproduttivi, che prosperi per raggiungere l’uguaglianza di genere.

Invitiamo tutti i partiti e le candidate e i candidati alle elezioni europee a sottoscrivere questi valori e queste priorità tratti dalla Carta dei valori della CES, dal Manifesto di Berlino e dal Programma d’azione approvato dai dirigenti sindacali di tutta Europa al 15° Congresso di maggio 2023.

Chiediamo ai partiti, ai movimenti ed alle lavoratrici e ai lavoratori di respingere la minaccia dell’estrema destra, che afferma falsamente di sostenere le lavoratrici e i lavoratori quando, in realtà, attacca i sindacati e i diritti democratici, smantellando in particolare i diritti umani e delle donne. Occorre rifiutare la collaborazione con le forze di estrema destra nel Parlamento europeo e nelle altre istituzioni europee.

Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori, le studentesse e gli studenti, le pensionate e i pensionati e tutte le cittadine e i cittadini europei ad andare a votare alle elezioni europee per far sentire la propria voce per un’Europa più giusta e sociale. Nonostante i progressi realizzati dai sindacati e da altre forze progressiste, in Europa c’è un’emergenza di giustizia sociale. Nell’ultimo anno, le lavoratrici e i lavoratori hanno subito forti diminuzioni in termini di salari reali, mentre i datori di lavoro senza scrupoli continuano a registrare profitti altissimi. Nel frattempo, le istituzioni europee minacciano di tornare a politiche di austerità e di aprire la porta a un’ulteriore deregolamentazione, punendo ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori.

Abbiamo bisogno, invece, che le elezioni europee ci diano un Parlamento e una Commissione impegnati a lavorare per un’Europa giusta, con posti di lavoro sicuri, salari dignitosi, servizi pubblici di eccellenza, diritti delle donne e uguaglianza per tutti, diritti delle lavoratrici e dei lavoratori forti e un rafforzamento della contrattazione collettiva e del dialogo sociale. Gli attacchi ai sindacati devono essere impediti: le attività antisindacali devono essere punite come reato! Questo è necessario per difendere e rafforzare la democrazia in Europa.

Insieme possiamo realizzare questo compito fondamentale per un’Europa da tramandare con orgoglio alle generazioni future.

DODICI IMPEGNI PER UN GIUSTO ACCORDO PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI

  1. Posti di lavoro e redditi migliori
    Intraprendere un’azione efficace nell’UE per proteggere i posti di lavoro e i redditi, comprese le pensioni, con misure decisive per affrontare la dimensione sociale della crisi del costo della vita. L’Europa ha bisogno di un aumento dei salari! Favorire gli aumenti salariali e sostenere la convergenza verso l’alto dei redditi e delle condizioni di lavoro, anche attraverso l’introduzione di un quadro europeo che promuova la convergenza verso l’alto dei salari e un’azione più incisiva a livello UE per eliminare il divario retributivo di genere.
  2. Porre fine al lavoro precario e migliorare le condizioni di lavoro
    Porre fine al lavoro precario garantendo i diritti legali alle lavoratrici e ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato e al lavoro a tempo pieno e vietando gli stage non retribuiti. Aumentare il controllo delle lavoratrici e dei lavoratori sulla flessibilità dell’orario di lavoro e ridurre l’orario di lavoro. Proteggere i diritti dei telelavoratori, compreso il diritto alla disconnessione, e vietare la sorveglianza invasiva e irrispettosa.
  3. Sostenere i sindacati, la contrattazione collettiva e il dialogo sociale
    Difendere e rafforzare i diritti dei sindacati e delle lavoratrici e dei lavoratori, compreso il diritto universale di organizzazione sindacale, l’accesso dei sindacati ai luoghi di lavoro, il diritto alla contrattazione collettiva e il diritto di sciopero. Aumentare la copertura della contrattazione collettiva, anche attraverso il recepimento ambizioso della direttiva sui salari minimi adeguati, che prevede una copertura dell’80%, e della direttiva sulla trasparenza di genere delle retribuzioni. Rafforzare la democrazia sul lavoro, a partire dalla contrattazione collettiva, introducendo un quadro europeo completo in materia di informazione, consultazione e partecipazione e salvaguardando a pieno i sistemi di contrattazione collettiva efficienti.
  4. Lavoro sicuro
    Migliorare ed estendere l’applicazione della legislazione UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro e altre iniziative europee per arrivare a zero morti sul lavoro o causate da malattie professionali, compresi le lavoratrici e i lavoratori domestici. Affrontare i rischi psicosociali e le molestie online e la stigmatizzazione sul lavoro attraverso una direttiva europea. Introdurre una legislazione europea che definisca il limite di temperatura massimo nei luoghi di lavoro. Sviluppare iniziative per garantire la piena applicazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e del diritto sindacale e rafforzare i servizi di ispezione sul lavoro e del diritto sociale e i meccanismi di reclamo. Garantire la fine di tutte le forme di violenza di genere nel mondo del lavoro, anche online.
  5. Respingere le politiche di austerità – un’economia per le persone e il pianeta
    Respingere il ritorno alle politiche di austerità e promuovere un nuovo modello economico incentrato sull’economia reale, sulla creazione di posti di lavoro, sul lavoro dignitoso e sulla ridistribuzione attraverso una tassazione equa e progressiva. Garantire una revisione delle regole di governance economica che ponga fine al Fiscal Compact dell’UE e la riforma del Patto di Stabilità e Crescita per allinearlo al raggiungimento dei diritti contenuti nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. Fornire agli Stati membri il margine di manovra necessario per finanziare gli investimenti per una doppia transizione equa. Attuare una capacità fiscale per gli investimenti nuova, un fondo di sovranità UE per una giusta transizione socioeconomica e per i beni comuni, senza che nessuno venga lasciato indietro e per nessuna ragione. Regolamentare i mercati finanziari, energetici, delle materie prime e alimentari e contrastare la speculazione. Combattere l’evasione e l’elusione fiscale e garantire che i profitti eccessivi siano tassati.
  6. Politica industriale e servizi pubblici forti
    Attuare una politica industriale europea solida con investimenti pubblici e privati significativi ed efficaci, che favoriscano la creazione di posti di lavoro di qualità e il progresso sociale. Garantire l’accesso universale a servizi pubblici di alta qualità e basati sui diritti, compresi i servizi per l’infanzia e i trasporti. Garantire il pieno rispetto del diritto a un alloggio adeguato, dignitoso e a prezzi accessibili. Garantire servizi di qualità e il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori addetti ai servizi a fornire servizi di qualità.
  7. Fondi pubblici per il progresso sociale
    Applicare condizioni rigorose, che includano criteri sociali, fiscali e ambientali, associate a tutte le forme di finanziamento pubblico e di sostegno alle imprese. Rivedere le norme UE in materia di appalti pubblici per garantire che i fondi pubblici vadano alle organizzazioni che rispettano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e dei sindacati, che negoziano con i sindacati e applicano i contratti collettivi alle lavoratrici e ai lavoratori.
  8. Garantire transizioni giuste
    Garantire una trasformazione digitale giusta basata su una digitalizzazione incentrata sull’uomo e su una regolamentazione efficace dell’IA con il principio “l’uomo al comando” sancito dal diritto dell’UE. Raggiungere gli obiettivi climatici attraverso una transizione giusta, inclusa una direttiva per una transizione giusta nel mondo del lavoro attraverso l’anticipazione e la gestione del cambiamento, basata sul principio del coinvolgimento dei sindacati e della contrattazione collettiva. Garantire a tutti il diritto all’apprendimento permanente senza costi per la lavoratrice e il lavoratore durante l’orario di lavoro.
  9. Lottare contro il dumping sociale e le frodi
    Regolamentare il ruolo degli intermediari del lavoro e introdurre un quadro giuridico generale UE che limiti il subappalto e garantisca la responsabilità solidale lungo la catena di subappalti. Migliorare l’applicazione delle norme sulla mobilità del lavoro attraverso un’Autorità Europea del Lavoro (ELA) più efficace.
  10. Un approccio equo basato sul diritto alla migrazione e all’asilo
    Rafforzare i percorsi migratori sicuri, legali e regolari, migliorare le tutele, i diritti e il sostegno ai migranti e ai richiedenti asilo all’interno dell’UE. Salvare vite umane nel Mediterraneo e alle frontiere esterne, anche attraverso la reintroduzione di un meccanismo di ricerca e salvataggio dell’UE. Rifiutare le politiche di esternalizzazione delle frontiere e opporsi agli accordi multilaterali e bilaterali con Stati che non rispettano lo stato di diritto e non rispettano i diritti umani.
  11. Un ruolo progressista per l’Europa nel mondo
    Garantire che l’UE agisca a livello globale e attraverso politiche di commercio estero coerenti con il modello sociale europeo, per promuovere la pace, la democrazia, i diritti umani, lo stato di diritto e la giustizia economica globale, anche per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.
  12. Un’Europa più giusta e democratica
    Definire un Protocollo sul progresso sociale da includere nei Trattati per garantire che i diritti sociali e delle lavoratrici e dei lavoratori abbiano la precedenza sulle libertà economiche. Promuovere una riforma delle istituzioni europee per garantire un’UE più sociale e democratica. Sostenere l’allargamento dell’UE basato del pieno rispetto dei diritti sociali e delle lavoratrici e dei lavoratori, del dialogo sociale e dell’acquis sociale dell’UE.

La CES e le organizzazioni affiliate chiedono ai partiti e alle candidate e ai candidati alle elezioni europee di sostenere i valori e le priorità delle lavoratrici e dei lavoratori e dei sindacati contenute in questo Manifesto per le elezioni del Parlamento europeo del 2024 e di collaborare con noi per realizzare misure specifiche a sostegno di tali valori e priorità a livello europeo nel mandato parlamentare del 2024-2029.


Come si vota per le elezioni europee

Come Funzionano le Elezioni Europee

Le elezioni europee si tengono ogni cinque anni e consentono ai cittadini dell’Unione Europea di eleggere i membri del Parlamento Europeo. In Italia, le elezioni sono basate su un sistema proporzionale che suddivide i seggi tra le liste concorrenti in proporzione ai voti ricevuti. Gli elettori possono esprimere la loro preferenza votando per una lista specifica e, all’interno di essa, per uno o più candidati.

Voto Disgiunto

In Italia, durante le elezioni europee, non è consentito il voto disgiunto. Questo significa che non puoi votare per una lista e contemporaneamente esprimere una preferenza per un candidato appartenente a un’altra lista. Il voto deve essere coerente all’interno della stessa lista.

Preferenze

Oltre a votare per una lista, puoi esprimere fino a tre preferenze per i candidati all’interno della lista stessa. È importante ricordare che, se scegli di esprimere più preferenze, almeno una di queste deve essere per un candidato di sesso diverso dagli altri, altrimenti le preferenze successive alla prima verranno annullate.

Soglia di Sbarramento

Per ottenere seggi al Parlamento Europeo, le liste devono superare una soglia di sbarramento del 4% dei voti validi a livello nazionale.

Reperire la Tessera Elettorale

Se hai smarrito la tua tessera elettorale, non preoccuparti. Puoi richiederne una nuova recandoti presso l’ufficio elettorale del tuo comune di residenza. Porta con te un documento di identità valido e compila il modulo di richiesta. È importante farlo il prima possibile per evitare problemi il giorno delle elezioni.

Dove Trovare il Proprio Seggio Elettorale

Per sapere dove votare, controlla la tua tessera elettorale, dove è indicato il tuo seggio. In alternativa, puoi visitare il sito web del tuo comune o chiamare l’ufficio elettorale per ottenere informazioni aggiornate. In molti comuni, è possibile anche verificare il proprio seggio online inserendo i propri dati personali.

Conclusione

Partecipare alle elezioni europee è un diritto e un dovere di ogni cittadino italiano. Assicurati di avere la tua tessera elettorale e di sapere dove si trova il tuo seggio per esercitare il tuo diritto di voto senza problemi. Per ulteriori informazioni, visita il sito del tuo comune o il portale del Ministero dell’Interno.


come andare in pensione in italia nel 2024

Guida Completa alla Pensione in Italia nel 2024

Introduzione

Nel 2024, le opzioni di pensionamento in Italia vedono alcune novità significative che interessano lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati. Questa guida offre una panoramica completa delle diverse forme di pensione disponibili, tra cui la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata e l’anticipo pensionistico per lavori usuranti.

Pensione di Vecchiaia

La pensione di vecchiaia rimane accessibile ai lavoratori con almeno 20 anni di contributi e un’età pensionabile che si aggiorna con l’aspettativa di vita, stabilmente fissata a 67 anni. Questo tipo di pensione è garantito a chi ha iniziato a contribuire prima del 31 dicembre 1995.

Pensione Anticipata

Diversi schemi di pensione anticipata, come Quota 100, Quota 102 e Quota 103, permettono ai lavoratori di ritirarsi prima raggiungendo specifici requisiti di età e contribuzione. Per esempio, Quota 103 richiede 62 anni di età e 41 anni di contributi.

Anticipo Pensionistico per Lavori Usuranti

I lavoratori che svolgono attività considerate usuranti possono accedere alla pensione anticipatamente. Le categorie ammesse includono chi lavora in condizioni estreme come in gallerie o con esposizione all’amianto, con requisiti agevolati a seconda delle condizioni lavorative specifiche.

Ape Sociale e Opzione Donna

L’Ape sociale continua a offrire un’opzione per lavoratori disoccupati, invalidi o caregiver, con requisiti di età e contribuzione ridotti. L’Opzione donna, specificatamente rivolta alle lavoratrici, permette una riduzione dei requisiti contributivi in base al numero di figli.

Conclusione

Il sistema pensionistico italiano offre diverse vie per il ritiro dal lavoro, adeguandosi alle esigenze e alle condizioni specifiche di ogni lavoratore. È fondamentale informarsi bene sulle opzioni disponibili per pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico.


Accordo Sindacati-Regione Emilia-Romagna per Ridurre le Liste d'Attesa nella Sanità

Nel 2024, un significativo incremento del 20% nelle visite e esami diagnostici caratterizzerà il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, grazie a un accordo firmato tra sindacati e la Regione.

Questo accordo prevede non solo un aumento del numero di appuntamenti prenotabili attraverso agende aperte, ma anche un robusto rafforzamento del personale e un investimento di trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa in tutta la regione.

L’iniziativa mira a migliorare sensibilmente l’accesso alle cure per tutti i cittadini, garantendo un servizio più efficiente e tempestivo. Entro aprile, ogni Azienda sanitaria della regione dovrà presentare un Piano straordinario di produzione che prevede azioni a breve, medio e lungo termine per ottimizzare i servizi offerti.

I rappresentanti sindacali e la CGIL assicurano un monitoraggio costante delle azioni proposte, promettendo un miglioramento continuo dell’efficienza produttiva e organizzativa del sistema sanitario regionale.


Il nostro 25 aprile: le foto delle nostre tante iniziative

Anche quest’anno lo SPI CGIL Bologna ha dato prova di un grande impegno per organizzare al meglio tante iniziative in occasione del 25 aprile. Incontri, manifestazioni, concerti, approfondimenti culturali e politici. Un grazie a tutti i nostri attivisti, volontari e iscritti che ancora una volta hanno dimostrato cosa sia l’antifascismo!


Referendum Popolari 2025, per il Lavoro ci metto la Firma

Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.

È il momento di ribellarci e di cambiare.

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

Per questo ti chiediamo di firmare per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate.

Mettiamoci la firma!

CLICCA E FIRMA ANCHE TU!