15 dicembre, manifestazione nazionale SPI CGIL a Roma
La manovra 2024 è l’ennesima dimostrazione del fatto che il governo Meloni prende in giro gli italiani: volevano cambiare la Fornero, l’hanno inasprita; promettevano risorse, continuano a taglieggiare chi paga le tasse; davanti a un’inflazione senza precedenti hanno fatto un’operazione ridicola con un “aumento” delle pensioni di 9,8 euro lordi medi, più o meno 7 euro netti. Le donne sono penalizzate, chi fa un lavoro usurante è penalizzato, chi non è penalizzato, invece, è chi evade. Nel frattempo non c’è traccia di misure che possano dare risposte alle nuove generazioni: i giovani hanno diritto a un lavoro stabile e ben pagato. È il lavoro di qualità che rende sostenibile il sistema.
PENSIONI E FISCO
Nonostante gli slogan e le promesse elettorali il Governo non solo non cancella la Riforma Monti Fornero, ma ne peggiora le condizioni, azzerando nei fatti le già insufficienti forme di flessibilità in uscita. Nessuna risposta ai giovani, alle donne, si continua a fare cassa sui pensionati, peggiorando il meccanismo di perequazione definito lo scorso anno, per blocchi, che taglia anche pesantemente le rivalutazioni di tutti i trattamenti superiori a 4 volte quello minimo.
Il tema delle pensioni deve essere affrontato guardando all’equità del sistema con l’obiettivo di garantire trattamenti dignitosi oggi e in futuro. Da tempo rivendichiamo nelle piattaforme unitarie l’approvazione di una vera riforma delle pensioni che: superi la Legge Monti-Fornero introducendo la flessibilità in uscita da 62 anni di età o 41 anni di contributi; affronti le distorsioni del sistema contributivo e introduca una pensione contributiva di garanzia per i giovani, precari e discontinui; affermi il principio che i lavori non sono tutti uguali a tutela di quelli gravosi e precoci; riconosca il valore del lavoro di cura e della differenza di genere; garantisca la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere, ne aumenti il valore in primis, e ampli la platea di pensionati a cui riconoscere la somma aggiuntiva cosiddetta “quattordicesima mensilità”.
“Quota 103” (62 anni di età e 41 anni di contributi) viene ridefinita e peggiorata con il ricalcolo contributivo e le finestre. Per l’ape sociale si innalza il requisito di età, da 63 anni a 63 anni e 5 mesi, mentre per Opzione donna viene aumentato il requisito di età di un anno, dopo l’azzeramento previsto dal Governo nella scorsa legge di bilancio. Saranno necessari entro il 31.12.2023 35 anni di contribuzione e 61 anni di età per le casistiche definite precedentemente (caregiver, invalide dal 74%, licenziate o dipendenti aziende con tavolo di crisi aperto). Si rivedono i valori soglia per il diritto alla pensione di vecchiaia e anticipata nel sistema contributivo ma senza introdurre strumenti di garanzia, come la pensione di garanzia, necessari per assicurare pensioni adeguate alle giovani generazioni che hanno carriere più discontinue e frammentate. Vengono riviste al ribasso le aliquote di rendimento per i dipendenti pubblici di alcune casse per gli enti locali (cpdel), per la cassa pensioni sanitari (Cps), per la cassa pensioni agli insegnanti di asilo e scuole elementari parificate (Cpi), per coloro che hanno nel sistema retributivo un’anzianità inferiore a 15 anni.
Non è contemplato alcun intervento per la piena indicizzazione delle pensioni e viene confermato il taglio sugli importi complessivi dei trattamenti pensionistici, previsto lo scorso anno oltre quattro volte il trattamento minimo, peggiorando il taglio per i trattamenti superiori a dieci volte il trattamento minimo. Si inserisce inoltre una norma per affidare al Cnel la revisione del meccanismo di indicizzazione a partire dal 2027.
La rivalutazione non è un regalo e nemmeno un privilegio per i pensionati ma è l’unico meccanismo che può salvaguardare almeno in parte il potere d’acquisto delle pensioni. Il 60% dei trattamenti pensionistici sono inferiori ai 1000 euro al mese, l’inflazione colpisce molto di più i redditi più bassi. Nessuna delle richieste di SPI FNP e UILP trova risposta in questa Legge di Bilancio, che anzi decide ancora una volta di fare CASSA sui pensionati!
SANITÀ
L’incremento del fondo sanitario previsto dal ddl Bilancio nasconde un trucco, sono tutte risorse “già spese”: erose dall’inflazione o a favore della sanità privata. Peraltro, gran parte delle risorse stanziate è vincolata al rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti del sistema sanitario nazionale e convenzionato, e dell’Accordo per medici di base: si tratta di circa 2,3 miliardi l’anno. Naturalmente è un bene rinnovare i contratti, ma non vengono stanziati finanziamenti adeguati per programmare e attuare le indispensabili assunzioni di personale nel sistema sanitario nazionale; anzi rimane il tetto alla spesa che le blocca, mentre si incentiva il lavoro straordinario. Nel frattempo vengono destinate risorse a vantaggio della sanità privata: centinaia di milioni in più a cliniche, strutture private e farmacie. Il Fondo Sanitario Nazionale aumenta in apparenza: resta al di sotto del PIL nominale (quindi non si recupera nemmeno l’inflazione), confermando il drammatico crollo del rapporto tra spesa sanitaria e PIL preventivato dal Documento di economia e finanza. L’Italia rimane così lontana nel finanziamento della sanità pubblica rispetto a buona parte dei Paesi europei. Il diritto alla salute e alle cure dei cittadini, già compromesso, è ulteriormente indebolito.
NON AUTOSUFFICIENZA
Il ddl Bilancio non prevede alcun finanziamento per la non autosufficienza. Nessun sostegno ai decreti legislativi che devono attuare – a partire da gennaio 2024 – la legge 33/2023 per la Riforma “Delega al Governo in materia di politiche a favore delle persone anziane”, prevista dal PNRR. Ad oggi il fondo nazionale per la non autosufficienza (nel 2024 pari a 913,6 milioni) è distribuito a una platea ridotta di persone: poche migliaia di destinatari (il 50% con gravissime disabilità). Se fosse invece distribuito a tutte le persone in condizione di non autosufficienza, ciascuna riceverebbe appena 70 centesimi al giorno: una vergogna. L’unica misura nazionale è un trasferimento monetario: l’indennità di accompagnamento (527 euro/mese) che, però, non prevede né la presa in carico della persona da parte del servizio pubblico, né il Piano di Assistenza Individuale, del quale l’indennità dovrebbe essere solo una delle tante componenti dell’assistenza. Invece così lo Stato dichiara: ti do un assegno e poi ti arrangi … Occorre che il Governo apra subito il confronto richiesto da SPI, FNP UILP per finanziare e approvare i decreti di attuazione della legge 33 sulla non autosufficienza.
L'impegno dello SPI nella giornata del 25 novembre 2023
Ecco tutte le foto delle iniziative organizzate dalle nostre leghe territoriali in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tanti e importanti incontri ed eventi che hanno animato il nostro territorio.
Verso il 25 novembre 2023 - Le iniziative dello SPI Bologna
Come ogni anno le leghe dello SPI CGIL della città metropolitana di Bologna si sono prodigate in uno sforzo organizzativo e politico enorme per dare il giusto risalto alla data del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere.
Di seguito le iniziative organizzate sul territorio (in aggiornamento).
24 NOVEMBRE: SCIOPERO GENERALE DEI SETTORI PRIVATI DELLE REGIONI DEL NORD
VOLANTINO DELLO SCIOPERO

Morti sul lavoro: è emergenza rossa
Lunedì 18 settembre dalle ore 10 alle ore 12, tutte le sedi dello SPI CGIL del territorio di Bologna resteranno chiuse. Siamo in lutto per l’ennesima morte sul lavoro. Siamo straziati per l’ennesima famiglia costretta a subire una assenza incolmabile. Sosteniamo con forza lo sciopero generale proclamato da CGIL, CISL e UIL. Saremo presenti con le nostre bandiere listate a lutto alla manifestazione sindacale presso l’Aereoporto Marconi. Non è solo un gesto di solidarietà e di partecipazione nei confronti delle lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori pubblici e privati che aderiranno allo sciopero generale, è un atto politico di indignazione e di sdegno verso l’inefficacia e l’indifferenza mostrata da questo Governo per evitare che le persone muoiano per guadagnarsi il pane.
Decimo rapporto IRES sull'economia e il lavoro in Emilia-Romagna
Il 19 giugno si è svolta la presentazione del Decimo Rapporto regionale sull’economia e il lavoro in Emilia-Romagna da parte dell’Istituto di Ricerca IRES.
Trovate il video completo dell’iniziativa nel box qua sotto.
Pastasciutta antifascista a Bologna - Tutte le iniziative dello SPI
Anche quest’anno le leghe dello SPI CGIL della città metropolitana di Bologna si sono prodigate in uno sforzo organizzativo e politico enorme per dare il giusto risalto alla data del 25 luglio, quest’anno 80esimo anniversario della caduta del Fascismo, dando vita a numerose iniziative dal titolo “Pastasciutta antifascista”.
Questo per ricordare quando, il 25 luglio 1943, alla notizia della caduta del Fascismo la famiglia Cervi offrì pasta con burro e formaggio a tutto il paese per festeggiare la notizia.
Di seguito le iniziative organizzate sul territorio (in aggiornamento).
LEGA SPI ZOLA PREDOSA
25 luglio ore 20, a Riale di Zola Predosa, Centro socio-culturale Giovanni Falcone.
LEGA SPI SASSO MARCONI
25 luglio, Borgo di Colle Ameno
Ore 19-21 Visite guidate all’aula della memoria e delle botteghe artigiane
Ore 19 Presentazione libro Partigiani a Tavola. Storie di Cibo Resistente e ricette di libertà con le autrici Carrara e Salvini
Ore 19.30 Apertura stand bar e crescentine
Ore 20 Inizio distribuzione pastasciutta
Ore 21 Storia della pastasciutta antifascista e spettacolo musicale Memorie in Viaggio
LEGA SPI CREVALCORE
25 luglio, ore 19, Centro Sportivo Crevalcore
Ore 20 Esibizione del coro delle Mondine
LEGA SPI BUDRIO
25 luglio, ore 19.30, Centro Sociale e Culturale “La Magnolia” in Via Bianchi 31
LEGA SPI CASTEL MAGGIORE
25 luglio, Parco delle Staffette Partigiane
ore 20 Inizio cena con pastasciutta offerta come fece papà Cervi
ore 21 serata con musiche a tema
LEGA SPI PORTO-SARAGOZZA
25 luglio, ore 19.30, casa di Quartiere G. Costa
LEGA SPI RENO GALLIERA
CASTELMAGGIORE – 25 luglio, ore 19.30, Via Lirone 30
BENTIVOGLIO – 25 luglio, ore 19.30, Piazza Pizzardi
SAN PIETRO IN CASALE – 25 luglio, ore 19.30, Centro Sportivo Faccioli
LEGA SPI BORGO RENO
25 luglio, ore. 19.30, via Nani a Bologna
SPI BOLOGNA
25 luglio, ore 19.30, Circolo Casalone
Torna Manifesta la festa della CGIL Bologna - Dal 5 al 9 luglio al parco del Cavaticcio
Torna la Festa della CGIL di Bologna, cinque giorni di dibattiti, confronti, spettacoli, musica, cucina e tanta voglia di stare insieme a partire dalla necessità di dare forza alle ragioni del lavoro.
La festa si terrà nelle sale della Cineteca di Bologna e il parco del Cavaticcio, per tenere insieme i tanti volti di Bologna: la città della cultura e della conoscenza, la città dell’industria e dei servizi pubblici, la città del turismo e dell’emergenza abitativa, la città delle fragilità, del troppo lavoro povero o precario, la città che invecchia e che ha sempre nuovi e diversi bisogni.
Torna la Festa della CGIL perché pensiamo che ci sia tanto bisogno di sindacato, nelle fabbriche, negli uffici, nel territorio.
La CGIL di Bologna invita tutte e tutti a passare con noi questi giorni di luglio, con lo sguardo al mondo e all’Europa, perché ai nuovi nazionalismi e ai populismi di destra vogliamo contrapporre l’istanza all’origine del movimento dei lavoratori: l’internazionalismo.
Lo faremo con i piedi ben piantati nei luoghi e nella condizione materiale delle lavoratrici e dei lavoratori e con la scelta di costruire alleanze e coalizioni; perché i diritti dei lavoratori e i diritti civili o stanno insieme o si arretra tutti e tutte, perché siamo consapevoli che senza giustizia climatica non c’è nemmeno giustizia sociale.
Lo faremo con la solidarietà per i territori colpiti dall’alluvione.
Perché la CGIL è tutto questo: tenere insieme le tante vertenze di settore e di categoria con i diritti delle donne, la lotta a tutte le discriminazioni e il diritto all’abitare, la difesa della legalità con la voglia di affrontare le grandi sfide del nostro tempo a partire dal punto di vista di chi lavora.
Lo faremo con l’ambizione di volare alto, con l’obiettivo di offrire alla città un’occasione di studio e riflessione, e a tutte e tutti voi, iscritte ed iscritti, un momento per stare insieme, conoscerci, ascoltarci, mescolarci e prendere forza.
Ne avremo bisogno per un autunno di lotte e di mobilitazione.
Ci vediamo alla festa!
Alluvione Emilia-Romagna: dichiarazioni di istituzioni e parti sociali firmatarie del Patto per il lavoro e per il Clima
DICHIARAZIONE CONGIUNTA TRA:
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LE ASSOCIAZIONI DI IMPRESA, DELLE PROFESSIONI, DEGLI ISTITUTI BANCARI, DEL TERZO SETTORE E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CO-FIRMATARIE
DEL PATTO PER IL LAVORO E PER IL CLIMA PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA, L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE, LA RIPRESA ECONOMICA E LA RICOSTRUZIONE DEL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO COLPITO DALL’ALLUVIONE
Emergenza alluvione: CGIL, CISL e UIL di Bologna a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per richiedere tutte le misure di sostegno al reddito
L’alluvione che ha colpito il nostro territorio è un fatto straordinario che sta causando ingenti danni a tutti i cittadini e le cittadini, pertanto servono immediatamente misure straordinarie per affrontare l’emergenza, che come tale va trattata. CGIL CISL UIL di Bologna ritengono necessario sostenere le lavoratrici e lavoratori impossibilitati a lavorare, che oltre a subire danni materiali, rischiano di perdere salario e contributi. CGIL CISL UIL di Bologna sono impegnate a garantire che nessuno metta a rischio la propria sicurezza e salute continuando a lavorare laddove le condizioni non lo consentano.
A tal proposito CGIL CISL UIL dell’Emilia Romagna incontrano oggi pomeriggio la Regione. Oltre all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione (Cassa Integrazione, FIS), va garantita adeguata copertura anche alle lavoratrici e lavoratori che vivono condizioni lavorative precarie e nei settori più colpiti come il turismo e il settore agricolo, dove le conseguenze saranno di lungo termine. Sarà quindi necessario attivare misure di copertura straordinarie per coprire tutte le tipologie di lavoro. CGIL CISL UIL di Bologna sono al fianco anche delle persone anziane, che si trovano isolate e che hanno bisogno di assistenza specifica. Nel ringraziare tutte le lavoratrici e tuti i lavoratori, dipendenti pubblici e privati, forze dell’ordine, protezione civile, vigili del fuoco, volontari e volontarie, impegnati ad affrontare questa difficile situazione, invitiamo a segnalarci tutte le problematiche sui luoghi di lavoro che si stanno verificando. CGIL CISL e UIL di Bologna, con le proprie categorie e in tutte le proprie sedi, sono operative per la tutela di tutte e di tutti.